"If something is going to happen to me, I want to be there."
- Albert Camus, " The Outsider "
The Outsider Post
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- LIDL MANIA: tra Reselling, Influencer e voglia di evasione
Il Reselling, è una buona opportunità di lavoro per i giovani, con guadagni interessanti. Ma si richiedono due requisiti necessari: essere un Fashion addicted e avere il fiuto dell'affare. La Sneaker firmata Lidl del noto discount tedesco, sta diventando un vero caso in Italia. Infatti, ai tempi del Covid19, in cui per uscire a fare la spesa serve l'autocertificazione, ecco che si trovano fila di persone ad aspettare di entrare nel supermercato per avere almeno un paio di queste "discusse" scarpe. Ma si tratta di pazzia collettiva? No, non credo. Ma andiamo per ordine. Innanzitutto, il desiderio compulsivo nato per avere le famosissime sneakers, non riguarda certo il suo prezzo (dato che costano solo €12,99) e se vogliamo dirla tutta, neanche la sua originalità e design particolare o della performance legata a qualità e comfort per il piede indossato. E allora cosa spinge le persone ad averle a tutti i costi? Il Reselling come guadagno facile e legale “La moda dovrebbe essere una forma di evasione e non una prigionia”. Alexander McQueen Il Reselling (o meglio rivendere ciò che si possiede a prezzi aumentati) è una moda certamente in crescita e visibile soprattutto tra i più giovani, i quali sono i migliori acquirenti di ultime tendenze e tirature limitate, ed i quali sono anche capaci di aggiornarsi velocemente, grazie alla conoscenza di internet e nello specifico attraverso tre principali canali di ricerca: tramite App, in cui si notano quali brand spingono maggiormente su determinati modelli (es. Nike, Adidas ed altri); tramite i Social, in cui i vari testimonial ed Influencer del momento vestono taluni accessori e mostrandoli con "finta" disinvoltura; analisi accurata dei negozi e storia dei diversi brand, ampliando la conoscenza del prodotto per comprendere quali potrebbero vendere e quali no. Quindi, chi segue i suddetti canali, per poi acquistare in offerta un certo paio di scarpe, come nell'esempio delle Sneakers Lidl, e per poi rivenderle tranquillamente con un ricarico fino al 1000%, fa un vero affare... (ed ovviamente lo fa meno chi le compra ad un prezzo super maggiorato). Un opportunità di lavoro per i giovani "Fashionisti" “La nostra piattaforma è come un grande mercato online. Consente a chi vi accede di trattare il prezzo d’acquisto della merce con il venditore e soprattutto di trovare pezzi rarissimi che raggiungono valori altissimi come un baule Louis Vuitton venduto per più di 57mila euro”. - Olivier Van Calster vicepresidente International e general manager Europe di StockX - Coloro che seguono la passione del "rivendere"ciò appena acquistato, sono spesso considerati dei Victim addicted, perché attenti ai cambiamenti della moda fino al punto di non farsi sfuggire una sola micro tendenza relativa a cosa è "In & Out". Alcuni, stanno addirittura guadagnando su questa nuova forma di Second Market e Mid-Market (es.compro e rivendo, in parallelo al mercato principale) in cui anche marchi europei importanti lanciano piattaforme di rivendita online, come Cos di proprietà di H&M e Zalando. Per i privati è invece un attività extralavorativa, che può arrivare anche a cifre interessanti come €1000-1500- 2000 in più al mese. La caratteristica comune del tipico Reseller, si traduce in una operazione detta Check & Click, ovvero analizzo e poi acquisto on line l'affare che mi interessa. Vi sono 5 siti principali a cui si riferiscono moti giovani ed esperti Resellers per trovare l'affare giusto per concludere con l'acquisto, quali: Grailed, Goat, StockX, Stadium Goods e Flight Club. La nuova opportunità di lavoro, è anche un modo se vogliamo, di reinventarsi, in un mondo lavorativo attuale sempre più in difficoltà a creare nuovi posti di lavoro per i giovani. Pertanto, sono bravi ed audaci quei giovanissimi che provano a realizzarsi con delle chances (remunerative e legali) come il Reselling; anche se vale la pena menzionare che tale attività non può considerarsi un lavoro a tutti gli effetti; o almeno, non ancora. Bisognerà quindi aspettare. (come nel caso degli Influencer) Il ruolo dell'Influencer ai tempi Covid19 “ - Nonna, sono un Influencer. - Allora, Stattene 'n po' riguardato". Le frasi di Osho Un passaggio determinante per comprendere se l'acquisto che si effettua, sarà un sicuro affare, è deciso dall'opinione dei cosiddetti beniamini digitali a cui quotidianamente i giovani confidano. Infatti, il ruolo rappresentato dagli Influencer è diventato negli ultimi anni oramai centrale, dato che meglio di altri, essi sono capaci di: anticipare le mode in generale; comprendere con attenzione le esigenze giovanili per restituire l'idea di empatia e condivisone, come senso di comunità unica possibile; adattarsi alle sfide future (come nel caso del Lockdown) creando nuove esperienze con i loro followers. Nel caso della Sneaker Lidl, è stato il Rap Italiano Fedez, consorte della numero uno degli Influencer in Italia, e cioè Chiara Ferragni, a postare una sua foto con indosso le Lidl low cost sneaker; incredibile come sia bastato solo una foto a far girare la testa alle centinaia di persone, nel riversarsi al primo Lidl disponibile. E non è che l'ennesimo esempio di come una foto o una frase catalizzatore su un prodotto qualsiasi ma esposta da persone famose, spinga automaticamente molti giovani ad emulare le loro star del web, per un riconoscimento della società anche nei loro confronti. Le 6 Sneakers Must have/Limited Edition del 2020 Ma quali sono i modelli che hanno fatto impazzire i giovani in questo funesto 2020? Seguendo un pò le tendenze del momento ed i Social (ovviamente), siamo arrivati a stilare una vera "Best of" o "Top List", secondo OUTSIDER POST. Ma come si sa, il gusto è personale, infondo. E meno male, potremmo aggiungere. Quindi, qui di seguito, troverete la lista dei modelli di scarpe (escludiamo per il momento altre categorie, sennò ci perdiamo) che secondo OP sono andati davvero forti. Eccole: 1# Prada for Adidas: quando una icona sneaker incontra un mito della moda. Essenziale e Chic!; (€320) 2# Sneaker Lv Archlight: vi è stile quanto basta ed unicità grazie all'arco pronunciato sotto il piede; e sono tra le più ricercate e più costose (€850). LogoMania forever! 3# Nike VaporWaffle Sacai Black White: ultima versione del noto marchio che adoriamo nella versione Black & White. Super Cool! (€649) 4# Nike SB x Ben & Jerry's Dunk Low "Chunky Dunky: ancora Nike per questa Sneaker ricca di colore, di dettagli in pelle e simpaticamente nostalgica verso tutti gli amanti del Ben & Jerry Ice-cream (il gelato americano) e non solo. Introvabile e costosa, è una sneaker davvero multitasking! (€1400) 5# Maison Margiela x Reebok Tabi Instapump Fury: Una collaborazione azzardata ma ben riuscita per questa sneaker da Basket (di tendenza quest'anno) e leitmotiv di un modello senza dubbio molto particolare. Adatta per chi osa e vuole farsi guardare. Extravagant! (€1200) 6# Lidl Sneaker: sicuramente le meno care tra tutte, ma con un valore aggiunto: e cioè come si diventa famose anche se non sono brandizzate-doc, grazie al marketing trasversale e Reselling. (€12,99 costo iniziale Pre-Reselling). Smart, Cheap e Super Trend! Voglia di evasione Vs austerity globale “La moda dovrebbe essere una forma di evasione e non una prigionia”. Alexander McQueen Alexander McQueen, grande stilista britannico, diceva che: "La moda dovrebbe essere una forma di evasione e non una prigionia". In tempi di Covid19, questa sua frase sembra risuonare ora più viva che mai, visto la situazione che milioni di persone stanno vivendo con il Lockdown, al fine di marginare quanto possibile il propagarsi della pandemia (che purtroppo è ancora in corso). A detta di ciò, si potrebbe comprendere un pò meglio le ragioni per cui le persone (e soprattutto i giovani) si spingono nel comprare scarpe (ma anche borse, occhiali, etc.) a prezzi piuttosto elevati. In molti casi, non si tratta certo di una pazzia collettiva o del sentirsi schiavi dell'ultima moda. Ma bensì, si potrebbe ritrovare una plausibile risposta proprio nella voglia di evasione da un mondo così austero e difficile. Un evasione che deriva dagli accadimenti drammatici presenti ovunque; ma nello stesso tempo, un desiderio crescente di sentirsi liberi di esprimere se stessi. Liberi di uscire fuori di casa, immaginando di indossare proprio quelle scarpe costose, che in qualche modo ci rappresentano al meglio. La Moda è infatti anche l'espressione di evasione e della leggerezza effimera che veicola nel contempo messaggi diretti ai giovani; che essi restituiscono al mondo attraverso il desiderio e la necessità conseguente di: essere riconosciuti, apprezzati ed amati dalla società attuale in cui abitano. E più di tutto, la Moda, come forma di arte, in contrapposizione alla complessità di un mondo irrisolto, è soprattutto la prova tangibile di come NOI tutti ci sentiamo ancora vivi, grazie proprio al desiderio di desiderare. Giovani e non. E pur se a volte è indotto dalla società, non dobbiamo credere che il desiderio vada colpevolizzato; ma profondamente compreso ed accettato, soprattuto adesso.
- Unconventional People: ecco perché sono la chiave del (nostro) futuro
E' possibile vincere una partita importante puntando sui cosiddetti "Sfavoriti" e "Sfrontati"? E se la loro visione del mondo fosse la cura di cui tutti abbiamo bisogno, ora? Nell’indicazione di norme comportamentali che gruppi sociali adottano per sottolineare quali siano le azioni giuste da quelle sbagliate, si ritrovano generalmente due categorie di persone che si relazionano a tali regole: cioè di coloro che le rispettano senza remore, pur di essere riconosciuti parti integranti del gruppo in questione; e di altri che invece le respingono naturalmente, scegliendo vie alternative e lontane dal mainstream, con il rischio però di essere automaticamente etichettati come “emarginati” se non addirittura degli “OutsiderS”. “Non devi essere come chiunque altro... esiste un’altra via.” WAYNE W. DYER Questi “cani sciolti, denominati come “sfavoriti” nei termini sportivi, sono ovunque (se osserviamo bene) e fortunatamente lo sono stati anche nella storia dell’umanità; basti pensare infatti alle tantissime figure famose, appunto NON convenzionali, che nell’inseguire i propri sogni, hanno rotto le barriere del conformismo e del pregiudizio, superando con successo la difficile fase dell’esclusione e dell’etichetta negativa, risultando infine come vincenti. Un percorso in salita, certo, in cui non si escludono le sconfitte, ma che ha come unico obiettivo quello di: essere audaci nel mettere davanti se stessi, riconoscendo nella nostra unicità, la vera via per la felicità. E allora ci chiediamo il perché fino ad oggi, in una società così tecnologicamente moderna ed avanzata, invece di marcare positivamente l'originalità dell'anticonformista, vi è ancora un marcato fraintendimento del suo significato, il quale viene invece indicizzato, come un essere strano e derelitto, e quasi mai come compreso e celebrato da vincente. Chi la dura, la vince “La libertà consiste nell'indipendenza del pensiero dalle limitazioni dei pregiudizi sociali.” Albert Einstein Un perfetto esempio di questa forma di diffidenza e chiusura, riguardava lo stesso Albert Einstein, il quale, oltre ad avere una mente eccezionale, possedeva uno schema comportamentale davvero sopra le righe, risultando imprevedibile e quindi non veramente apprezzato da alcuni suoi colleghi. Ma grazie anche alla sua spiccata ironia e leggerezza, riusciva a sbrogliare le situazioni più complicate, fregandosene delle opinioni altrui. La sua incalcolabile produttività in ambito lavorativo, era forse anche un riflesso del suo atteggiamento contro corrente, non certo omologato alle idee comuni degli altri scienziati. Perciò, potremo dire che era proprio grazie alla sua sregolatezza dell’essere che riusciva poi meglio di altri? Eppure era certamente un uomo singolare e di difficile interpretazione. Ma ad oggi non si ricordano scienziati più esemplari e tempestivi di lui, dato che è riuscito ad arrivare dove altri, pur se di alti valori accademici, non sono stati capaci di rappresentare così bene il mondo scientifico per renderlo comprensibile a tutti noi, fino ad oggi. Non convenzionalità ed ostinazione sono stati tra i suoi punti di forza. E soprattutto non smettere mai di crederci e di imparare cose nuove. Lui stesso diceva spesso che: “La libertà consiste nell'indipendenza del pensiero dalle limitazioni dei pregiudizi sociali.” Chiaramente era un vero anticonformista che vedeva ben oltre i limiti della società in cui viveva. L'identikit dell'anticonformista Come abbiamo visto, succede che alcune sfumature appartenenti all'anticonformista, possono essere fraintese, per poi essere etichettate con accezione negativa. Basti vedere il significato di "Outsider", quale sinonimo del termine della "persona non convenzionale", che evidenzia generalmente i seguenti aspetti: Deviato: che si allontana dalla condotta normale e prescritta e che opera al di fuori della legalità; Emarginato: non partecipa alla vita sociale in quanto non si integra col gruppo o società; Non favorito: essere considerato l'ultimo per capacità in una qualsiasi competizione e dove nessuno scommette a suo favore. Ma vi sono buone notizie: Se anche voi vi riconoscete nelle 5 caratteristiche elencate qui di seguito, sappiate che anche voi siete certamente “Unconventional” e non certo con accezioni negative. Tutt'altro. Avete soltanto bisogno di crederci, accettando voi stessi per quello che siete e vedrete che nessun giudizio vi potrà mai toccare. Ecco l'identikit dell'anticonformista: 1)Awakened Soul: si intende colui/colei estremamente sensibile e spiritualmente ricettivo come persona. Respinge tutto ciò che riguarda la superficialità legate sia al denaro che potere; oltre a detestare le persone egocentriche, superbe ed egoiste. Sentono che hanno bisogno di aiutare gli altri in obiettivi alti; 2)Freethinker: o liberi pensatori, che preferiscono avere una propria idea del mondo, di come funziona, cercando di non smettere mai di imparare, studiare ed aggiornarsi; 3)Dreamer: sono coloro che credono nella possibilità di rendere possibile anche l’impossibile. Sono considerati dei visionari se non a volte addirittura pazzi, con le loro teorie fuori da questo mondo. Come non citare Steve Jobs, mente geniale che possedeva questa peculiarità dell'immaginazione, poi fatta realtà. 4)Weird: sono gli strani perché lontani dalle mode generalizzate. Sviluppano questo distaccamento quando sono già teenagers, come forma di ribellione al sistema in generale. Leali solo a se stessi, non si vendono ad un idea o tendenza passeggera. 5)Unsocial o introvers: non amano i Social perché li riconoscono come luogo superficiale, in cui le persone si omologano alle regole di altri. Pertanto preferiscono la solitudine, a volte, e risultano essere introversi, diffidenti ed antipatici. Ma non è detto che anche coloro che sono estroversi, amano raccontare di se ed allinearsi alle immagini convenzionali dettate dalla società, in generale. Puntare sull'OUTSIDER In questi tempi così incerti, il futuro appartiene proprio a coloro che decidono di rischiare il tutto per tutto, con profonda determinazione e volontà, uscendo dal luogo sicuro (o Caverna Platonica) per andare incontro all’ignoto. Chi fa il salto, inoltre, non teme più di essere giudicato ed etichettato come un eccessivo o pazzo. Tutto ciò non li spaventa, perché sanno ascoltare finalmente il loro cuore e quei desideri nascosti per troppo tempo, ora riemersi e portati avanti con lucida convinzione, fino al momento in cui tutti noi li possiamo scoprire, condividere ed infine amare. La cosa incredibile è che il mondo è pieno di inconsapevoli “Unconventional/Outsiders”, che non sanno ancora delle loro potenzialità. Si ritrovano in ogni genere di arte, ma non solo, come: scrittori, film-makers, attori, pittori, ma anche politici, sportivi, filosofi e tutti quei Believers che pensano fuori dagli schemi, rispetto ad una società che li spinge a digerire ed accettare passivamente le norme stabilite riconosciute giuste, senza mai chiedersi il perché e se esiste una "Different vision of" della vita. Puntare sugli OutsiderS, è quindi un obbligo morale, se si desidera una società migliore di quella di oggi; con il loro differente "Know How", gli anticonformisti sono davvero la chiave del futuro, come nel caso di Albert Einstein, in cui punti di vista eterogenei aiutano anche a migliorare l'ambiente in cui si vive. E' altresì giusto sottolineare che, non vogliamo accendere gli animi richiamando le folle alla Rivoluzione, intesa come lotta armata, ma specificamente ad una trasformazione profonda di noi stessi, quello sì. Come è fondamentale accettare chi siamo e così gli altri, ricordando che SIAMO TUTTI ESSERI UNICI e quindi orgogliosamente DIVERSI. Ricordando che infondo siamo tutti un pò OUTSIDERS. Outsider Post Consiglia: "Come io vedo il mondo", di Albert Einstein.
- Capitol Hill: La Tempesta perfetta nel cuore dell'America
Con l'assalto a Capitol Hill, la democrazia vive i suoi giorni più difficili. Le sfide che infatti la nuova amministrazione Biden-Harris dovranno affrontare riguarderanno l'emergenza Covid, l'economia Americana ma anche l'ombra di un certo Trump che intende creare il suo Patriot Party in opposizione alla nuova Presidenza. Le elezioni americane del 2020, verranno senza dubbio ricordate come "Le elezioni della prima volta". Tra tutte, è infatti la prima volta che una donna afroamericana, Khamala Harris, diventa vice Presidente; ed è anche la prima volta che il Presidente eletto, sia il più Anziano di sempre (78 anni per Joe Biden); ed è anche la prima volta che una senatrice Transgender è presente nel Congresso. Tra gli curiosi aneddoti legati alle tante "prime volte" delle elezioni USA 2020, non sfugge anche ai più distratti, che il Presidente uscente, Donald Trump, non si sia nemmeno congratulato con il neo vincitore Joe Biden, decidendo al contrario di non presenziare per il giorno del giuramento. Nello specifico, il No di Trump ha un seguito importante, che non deve essere sottovalutato; quel pezzo di Stati Uniti che non ha infatti riconosciuto i risultati elettorali, ha poi riversato il suo dissenso attraverso una tempesta perfetta, occupando la sede della democrazia Americana, e cioè in Capitol Hill. Fin da subito, i media parlano di assalto al Campidoglio, ideato da una folla eterogenea di sostenitori di Trump, con lo scopo di impedire la formalizzazione della vittoria elettorale di Biden. Da sottolineare, che le scene impietose che tutto il mondo ha assistito sbigottito lo scorso 6 gennaio a Washington, sono ovviamente una prima volta che non avremmo mai voluto vedere. I possibili colpevoli di Capitol Hill "Tutti gli americani sono rimasti inorriditi dall'assalto al nostro Campidoglio. La violenza politica è un attacco contro tutto ciò che ci è caro come americani. Non può mai essere tollerata". (Nell'ultimo discorso di Trump a fine mandato) E' necessario analizzare con pensiero critico quali siano i responsabili dell'attacco del Campidoglio che hanno spinto centinaia di persone a compiere il drammatico gesto di sommossa. Tra i primi evidenti accusati, vi è l'ormai ex Presidente Donald Trump. I vari Twitter e il discorso di incitamento all'insurrezione avvenuto davanti a Capitol Hill il 6 gennaio, ne sono un fatto tristemente noto, che lo hanno portato di lì a poco verso la procedura di Impeachment, già approvata tra l'altro dalla Camera. Nel "suo spingersi oltre misura", (a detta di alcuni della sua squadra alla Casa Bianca), lo stesso Trump, secondo il Wall Street Journal, risponde con forza all'idea di voler creare un suo partito in opposizione a quello Repubblicano, con il nome di "Patriot Party". Inoltre, nel suo ultimo discorso alla Casa Bianca, Trump ha declamato con orgoglio il buon operato espresso durante la sua amministrazione senza mai aver intrapreso guerre; ma nel contempo stigmatizza duramente i fatti di Capitol Hill. Oltre alla responsabilità di Trump, gli altri possibili responsabili e di cui l'FBI sta compiendo delle importanti indagini a riguardo, si ritrovano anche: i cosiddetti "Patriot Riots"o attivisti di estrema destra e celebrità di internet, presenti anche nel Forum online QAnon, che è legato a varie teorie del complotto e che hanno riconosciuto in Trump il salvatore dalla corruzione politica; la disinformazione in generale (Media e Social), che genera ulteriore divisione tra le persone, sviluppando odio e rabbia sociale, soprattutto nelle classi meno istruite; gli algoritmi, che regolano i social media, i quali indirizzano un utente a seguire pagine simili riguardanti un certo argomento o in questo caso "Teoria del Complotto". Infine, ci chiediamo se è la stessa società americana a considerarsi responsabile indiretta, dato che sembra aver perso la fede proprio in quei valori fondanti della American Constitution, quali libertà, democrazia e verità. Quei valori imprescindibili che stanno vivendo oggi giorni difficili, dato che la democrazia risulta alquanto fragile e malata. Sta di fatto, che la sconfitta mai accettata del Presidente in carica, le polemiche continue e le successive denunce per i probabili brogli durante le elezioni, ha inverosimilmente scatenato la cosiddetta "Tempesta perfetta"nel cuore della democrazia americana e forse non è un caso. E si tratta soprattutto di un fatto unico nella storia americana, che non solo colpisce la democrazia americana, ma nel suo significato più profondo, il mondo intero. Crisi della civiltà Stelle e Strisce Quello che è accaduto a Washington è innanzitutto una crisi di carattere politico molto profonda e che richiama in primis alla crisi della civiltà americana. In particolare, il modello democratico statunitense, messo in discussione dalle scene di incursione a Capitol Hill, riflette una grande porzione degli USA disillusa e poco ascoltata per anni. E certamente quello che ci aspetta per l'anno appena iniziato, non sembra essere di buon auspicio. Si temono infatti altre proteste, ancora più violente in tutto il paese. Da notare, che la natura democraticamente benevola degli USA espressa in tutti questi anni, rileva altresì un modello evidentemente diverso e cioè: prettamente capitalista e di natura monetaria. Tra le guerre intestine che si combattono nel suolo americano, (Deep State) e quelle di classe tra poveri sempre poveri contro i super ricchi che governano il resto del paese, è evidente la profonda lesione che si è creata negli Stati Uniti, visibile agli occhi di tutti e difficilmente risolvibile ora. In relazione ai fatti di Capitol Hill, ci chiediamo allora che tipo di democrazia è mai questa? E se può il solo Populismo esserne la causa principale, come esaltazione dei sentimenti del popolo contro il modello delle democrazie rappresentative? I dubbi ovviamente restano, mentre è evidente che il declino della democrazia statunitense, non è l’unico caso; anzi, le altre democrazie occidentali, non riuscendo più a garantire diritti e libertà ai cittadini, anche a causa della pandemia del Covid-19, si tengono in piedi attraverso accordi siglati sconvenienti per le stesse economie europee, le quali rispondono con l'aumento di tagli e di misure restrittive a sfavore soprattutto dei cittadini. Che sia dunque arrivato al tramonto la civiltà occidentale, nel suo insieme? Il potere sovrastatale dei grandi Social Media “I fatti di Capitol Hill- Hanno segnato un punto di svolta nella battaglia per il controllo del discorso digitale”. Snowden È evidente ormai che i Social, quali Facebook, Instagram e Twitter, i quali hanno sospeso gli account del Presidente degli Stati Uniti subito dopo Capitol Hill, acquisiscono chiaramente un ruolo centrale in tutta questa storia ed in maniera alquanto inaspettata. Se non fosse, che si trattasse del Presidente Donald Trump ancora in carica, la sospensione temporanea o definitiva, può considerarsi un atto pressoché democratico, nel senso che, laddove ci fossero delle violazioni particolari che disturbano in modo diretto la Social Community, i colossi digital possono intervenire liberamente e tempestivamente. Ma in virtù del fatto che tali giganti della tecnologia, possono addirittura imbavagliare tutti coloro che non si allineano al pensiero unico, risulta ahimè un ipotesi inquietante e da tenerne comunque conto. Come ha evidenziato anche Snowden in merito ai fatti di Capitol Hill, l’intervento dei Social media nei confronti del presidente Trump “Ha segnato un punto di svolta nella battaglia per il controllo del discorso digitale”. E' necessario chiedersi se nel futuro dei Social, il potere sovrastale acquisito nel decidere di bannare un Presidente Americano oppure no, è solo l'inizio di una vera rivoluzione digitale oppure di una bomba a orologeria nel mondo reale? E tanto per essere chiari: gli atti avvenuti a Washington sono ben poco giustificabili, sia in termini di decenza che rispetto del luogo in cui si è svolta l'azione, ma il gesto di isolare Trump è risultato davvero poco democratico agli occhi dei milioni di utenti nel mondo; e pur se la salute mentale del "condannato" risultasse in bilico (come molti evidenziano), la libertà di espressione deve proseguire il suo cammino, proprio in nome della Sacrosanta Democrazia. Trump, l'uomo più ammirato dai Sondaggi nel 2020 "Trump, lo scorso anno ha lasciato all'ex presidente Barack Obama tale onore, ma quest'anno lo ha scalzato. Il primo posto di Trump mette fine al regno di 12 anni di Obama come uomo più ammirato, un titolo detenuto da Dwight Eisenhower per la maggior parte in assoluto". Comunicato Stampa - Gallup - La Gallup, società americana nota per i sondaggi di opinione condotti in tutto il mondo, ha appena premiato inaspettatamente Trump come uomo più ammirato al mondo per il 2020. Lo stesso Trump, ha addirittura scalzato Barack Obama dal podio, mantenuto saldamente negli ultimi 12 anni e scavalcando nel contempo il contendente Joe Biden, di ben 12 posizioni. Il fatto, di per se, non sembra rilevante, ma in tempi così esagitati, una tale vittoria da parte di Trump, può rivelarsi paradossale se non pericolosa, alimentando eventuali esaltazioni nei suoi più accesi sostenitori. A tale sondaggio popolare, Capitol Hill, risponde invece a Trump con una seconda procedura di Impeachment e a pochi giorni dalla fine del suo mandato presidenziale. In un solo giorno, la Camera ha infatti approvato la mozione per “incitamento alla insurrezione”. (Al momento si attende la conferma definitiva da parte del Senato). Una storia infinita, dunque, iniziata già prima delle elezioni, con accuse di brogli da parte di Trump e di Biden, che tenterà il tutto per tutto di ristabilire l'ordine, con il suo motto di "Build Back Better", appena inizierà il suo mandato ufficiale. A tal proposito, Biden e la sua vice Khamala Harris, hanno appena annunciato un piano vaccini di 100 milioni di dosi da distribuire in circa 100 giorni. L'arduo compito di intervenire responsabilmente in tempi rapidi sull'emergenza Covid, è quindi un tema di primaria importanza ed una prova decisiva per la nuova Presidenza Biden. Ma in un contesto così drammatico e poco gestibile, rimane sempre viva l'incognita Trump, che con le sue prossime mosse ed una tempesta perfetta in atto, l'odissea Biden Trump non è forse conclusa. Verso una Primavera Americana? "Se gli Stati Uniti vedessero cosa stanno facendo gli Stati Uniti negli Stati Uniti, gli Stati Uniti invaderebbero gli Stati Uniti per liberare gli Stati Uniti dalla tirannia degli Stati Uniti”. (Tweet di Mohamad Safa, rappresentante permanente libanese presso le Nazioni Unite) A seguito dei fatti di Capitol Hill che hanno scioccato il mondo intero, vi è un tweet interessante di Mohamad Safa, rappresentante permanente libanese presso le Nazioni Unite che semplifica lucidamente le vicissitudini che gli USA stanno vivendo oggi, affermando appunto che: "Se gli Stati Uniti vedessero cosa stanno facendo gli Stati Uniti negli Stati Uniti, gli Stati Uniti invaderebbero gli Stati Uniti per liberare gli Stati Uniti dalla tirannia degli Stati Uniti”. E mentre l'FBI sta ancora svolgendo le sue indagini per trovare i veri colpevoli, ci chiediamo se la tempesta del 6 gennaio, potrebbe rivelarsi l'inizio di una nuova guerra civile, con proteste sempre più violente in ogni parte degli Stati Uniti. Noi speriamo davvero di no. Anche se vi sono da tempo evidenti segnali di "Forze opposte" che lottano nello stesso suolo Americano e che riflettono in modo più ampio un clima di contrasto propagato ormai a livello internazionale, ed intensificato con l'inizio del Covid, in particolare tra: lotta di classi sociali (tra ricchi e poveri); lotta di civiltà (tra la visione democratica occidentale e quella orientale); lotta di umanità (tra il senso di essere umano e quello di divenire transumano). L'eventualità che una Primavera Americana (come le ben note "Primavere Arabe") esploda anche nel territorio americano, resta fortunatamente solo un ipotesi al momento, anche se pur sempre possibile, a detta degli esperti politologi e storici. Ecco che allora: la creazione del partito di Trump, la presenza dei rivoltosi Suprematisti bianchi, paramilitari, QAnon, la crisi della democrazia, la situazione Covid in continua crescita negli Stati Uniti, sono soltanto alcuni degli aspetti a rendere plausibile l'effettiva circostanza che si attivi una stagione calda, per gli Stati Uniti, ma non solo. Ci sono infine due immagini potenti, che vanno sottolineate e che possono spiegare meglio delle parole, il significato implicito legato agli accadimenti di Capitol Hill, in cui la comunicazione utilizzata dai "Patriot Riots", richiama ad una perdita della coscienza civica ed un atto di sfida sia verso il sistema che verso la stessa storia americana (che non va però confusa con un colpo di stato), con l'utilizzo: della bandiera dei Confederati, portata con disinvoltura sulla spalla all'interno del Campidoglio (da notare come tale gesto non fosse avvenuto neanche durante la "guerra civile"); della forca esposta fuori il Campidoglio; la foto immortalata da molte agenzie con lo sfondo dell'edificio storico, diventa immediatamente virale ed uno degli scatti emblema di quel giorno. I due simboli degli Stati Uniti, (bandiera e Campidoglio "impiccato") utilizzati impunemente per rimarcare la frode elettorale ai danni di Trump, pongono altresì un ultimo ma importante quesito sulla questione della democrazia e cioè: "se davvero il suo significato sta venendo sempre meno oppure se invece la nuova forma di Socialcrazia di stampo Orwelliano, nella versione riadattata del 2021 sarà il prossimo futuro della democrazia postmoderna". Vedremo se sarà davvero cosi...
- Biden-Day: Unity is the wor(l)d
Nel suo discorso durante l'insediamento del 20 Gennaio, Biden ha declamato molte volte al senso di Unità, come chiave di svolta per risollevare e guarire gli Stati Uniti. Ma cosa dicono i principali quotidiani del mondo occidentale a proposito del Biden-Day appena trascorso? Diamo un occhiata ad alcune delle prime pagine più importanti. In una Washington silenziosa, senza folla e soprattutto super militarizzata come una vera Fortezza a causa degli accadimenti a Capitol Hill lo scorso 6 gennaio, si procede nella massima sicurezza con la celebrazione di insediamento di Joe Biden, 46 esimo Presidente degli Stati Uniti D'America. Il cuore del discorso di Biden, dopo aver prestato giuramento sulla Bibbia, riguarda la celebrazione della Democrazia, come valore imprescindibile, che va protetto, combattuto e rispettato insieme alla speranza per un paese migliore e all'Unità come collante e medicina capace di far guarire gli Stati Uniti. “Faccio riferimento al nostro primo patriota, George Washington: noi, il popolo. Questa è una grande nazione, di brave persone. C’è molto da ripristinare, molto da far guarire, da ricostruire, da guadagnare. La prima è il virus, abbiamo perso più vite che nella Seconda Guerra Mondiale. Combattiamo la supremazia bianca, il nostro terrorismo nazionale. Serve unità. Io chiedo a tutti gli americani di unirsi a me. Evitiamo risentimento, rabbia, estremismi, violenza, disperazione. Possiamo generare una copertura sanitaria più equa. La nostra storia è sempre stata una lotta tra i nostri ideale e la realtà: la paura, il timore, il razzismo, la guerra civile, la depressione, le guerre mondiali, l’11 settembre. Il bene è sempre riuscito a prevalere. Storia, fede e ragione sono elementi chiavi per raggiungere unità. Senza unità non c’è ne pace né progresso: c’è rabbia e caos. Serve rispetto, non armi. L’America è migliore di quella che vedo oggi. Qui marciavano donne per il voto e oggi abbiamo una donna vicepresidente, questo è cambiamento". Joe Biden Nello specifico, si noti come il termine di "Unità", sia stato il più espresso da Biden (circa 30 volte durante il suo discorso), il quale è stato poi ampiamente ripreso ed enfatizzato dai maggiori quotidiani americani ed europei, quasi fosse il nuovo Mantra degli Stati Uniti, capace di allontanare le ombre del Trumpismo, del Covid, che delle future minacce al paese. I quotidiani presi in rassegna qui di seguito rispondono in modo quasi unanime al messaggio e alla promessa solenne che Biden fa davanti alla sua Nazione e cioè: "di combattere anche per coloro che non lo hanno votato, perché a differenza di Trump, è il Presidente di tutti". Ora, che la fiducia dell'opinione pubblica è posta nei confronti di Biden, saranno i fatti a giudicare se il suo operato si rivelerà migliore di Trump, nei prossimi quattro anni di Presidenza e se il concetto di unità cosi tanto enfatizzato da Biden nel giorno del giuramento, renderà di fatto anche un "mondo più unito". In definitiva, ecco le prime pagine sull'insediamento di Biden, che ci hanno colpito sul fatto del giorno, e cioè del Biden-Day. OUTSIDER POST, con questo spazio di raccolta delle Notizie di alcune "Prime Pagine" dei quotidiani più autorevoli a livello internazionale, si intende offrire innanzitutto un Mood di riflessione e di Free Opinion sulle diverse sfumature stilistiche e di pensiero nel raccontare un determinato fatto di natura "Importante". Si noti inoltre, che moltissimi Newspapers, pur se ugualmente influenti, non sono stati inseriti, per una libera scelta di Outsider Post in relazione all'argomento presentato, ma che verranno certamente selezionati a secondo della tematica in oggetto. "The Times" Titolo: "E' il momento per l'unità". Articolo: Joe Biden ha chiesto la fine della "guerra incivile" dell'America e ha fatto appello all'unità per guarire le profonde ferite del paese dal tossico tribalismo politico, dal dolore della pandemia e dalle lotte razziali. Per ristabilire l'anima e assicurare il futuro dell'America richiede molto più delle parole. Richiede la più sfuggente di tutte le cose in una democrazia: l'unità. ha concluso con un appello affinché la verità prevalga sulle bugie dopo la fine dell'era Trump. Curiosità: Nel suo discorso, Joe Biden non ha mai menzionato il suo precedessore, come fanno notare i due giornalisti dell'Articolo (D. Charter, H. Zeffmann) anche se il riferimento di porre fine alla "Guerra Incivile" è indiscutibilmente ovvio. "The WSJ" Titolo:"Biden richiama al senso di Unità". Come ha detto il suo consigliere per la sicurezza Jake Sullivan al giornalista, Alex Leary, "questi sono i primi passi per anticipare il desiderio del presidente di impegnarsi nuovamente nel mondo". "The Financial Times" Titolo: "Ha prevalso la Democrazia". Articolo: Il discorso inaugurale è un invito a ritornare alle norme e ai valori statunitensi. Dai tempi di Abraham Lincoln, i discorsi di inaugurazione contengono appelli all'unità. Raramente però, da allora, l'unità è stata un tema così centrale o ripetuto così spesso come ieri nel discorso di Joe Biden - ma raramente la democrazia americana si è sentita così fragile come oggi. L'America ha fatto un passo fondamentale per tornare a una cultura della verità. L'amministrazione entrante dovrà anche riparare la fiducia nei media tradizionali, e trovare il modo di frenare i discorsi di odio e la disinformazione sui social media. Solo se gli americani avranno la sensazione di vivere tutti nella stessa realtà, il Paese potrà davvero andare avanti. Curiosità: Ugualmente al discorso inaugurale di Trump che evocava alla "American Tribalism" e che diede il tono alla sua presidenza, dobbiamo sperare che l'appello di Biden per la fine della "Guerra Incivile" sia la sua. E perché sia America che il resto del mondo, non possono permettersi di vederlo fallire. "The Independent" Titolo:"Ha prevalso la Democrazia". Articolo: Mentre prende l'incarico con una inaugurazione diversa da tutte le altre, Biden promette di unire una nazione divisa dalla crisi. Curiosità: The Independent, sceglie il medesimo titolo del Financial Times. La foto scelta per rappresentare il momento del dopo giuramento di Biden è davvero esplicativa, che con il dito alzato ringrazia condividendo la vittoria con i suoi sostenitori e sottolineando quell'impressione autentica di chi sente la piena responsabilità di :"essere il Presidente di tutti gli Americani". "The Daily Mail" Titolo:"Don se ne è andato, che entri Joe!". Articolo: Cercando di voltare pagina su quattro degli anni più turbolenti nella storia dell'America, Joe Biden ha chiesto la fine della "guerra incivile" tra destra e sinistra. Il principale architetto di quella guerra, Donald aveva precedentemente lasciato poche ore prima la Casa Bianca per l'ultima volta, lasciando così un'eredità di caos e divisione. Curiosità: Le foto scelte per il passaggio di consegna, dal vecchio al nuovo presidente , sono davvero esemplari. Le due espressioni, di Trump accigliato e di Biden contento che abbraccia una moglie commossa, sono senza dubbio le due facce dell'America odierna. "Bild" Titolo: "Il mondo tira un sospiro di sollievo per il Ritorno dell'America". Articolo: Trump non c'è più, Joe Biden è il nuovo Presidente degli USA. Curiosità: La prima pagina si concentra sui 5 momenti più importanti dell'uscita di Trump e la celebrazione di Biden: 1)Biden al centro, giura sulla Bibbia del 1893 mentre sua moglie sorregge la preziosa reliquia storica; 2) Biden fa il suo primo discorso alla Nazione, incitando all'Unità; 3) Biden che bacia la moglie dopo il giuramento; 4) Trump e Melania che salutano mentre abbandonano la Casa Bianca, vestiti completamente in nero (tranne la cravatta rossa di Trump); 5) Trump che prende il suo elicottero, salutando ancora tutti. "Le Figaro" Titolo:"Il sogno dell'Unità di Joe Biden". Articolo: Il presidente esorta gli americani a riconciliarsi intorno ai valori della democrazia e della verità assicurando: "tutta la mia anima è votata a questo obiettivo". Curiosità: L'Editoriale risponde con il seguente titolo:"Il mondo rimesso a posto", dando un interessante punto di vista sulla futura politica di Biden. "l'America è affezionata a queste 'nuove partenze' simbolizzate dall'investitura presidenziale solennemente messa in scena. Il mondo assiste a questo folklore politico con un misto di ammirazione e scetticismo. Questa volta dappertutto si è levato un sospiro di sollievo. Dopo il mondo a soqquadro di Donald Trump, quello rimesso a posto di Joe Biden, la promessa a alleati e interlocutori internazionali del ritorno al dialogo multilaterale e di rifare degli Stati Uniti 'la grande forza del Bene nel mondo". L'Europa si rallegra per aver ritrovato un amico alla Casa Bianca impaziente di siglare con lui un nuovo patto fondatore delle relazioni transatlantiche. Biden è un liberale della vecchia scuola, certo non un missionario della democrazia, e avrà parecchio da fare sul piano interno. Se vogliono ritrovare un amico nella Stanza Ovale, gli europei dovranno rendersi utili. Questo è quello che si aspetta oggi l'America dall'Europa". "El Pais" Titolo: "La Democrazia ha vinto". Articolo: Il presidente presta giuramento in una cerimonia emozionante al Campidoglio, che è stato preso d'assalto due settimane fa. Il democratico promette di rimettere insieme il paese dopo i quattro anni in cui Trump lo ha fatto a pezzi. Kamala Harris assume la vicepresidenza con un gesto verso le donne che sono venute prima. Curiosità: Al lato dell'articolo principale della prima pagina, vi sono due argomenti che riguardano da un lato l'emergenza Covid, contro il quale lo stesso Biden intende amministrare 100 milioni di vaccini nei primi 100 giorni; e dall'altro vi è il fatto che Trump ha concesso la grazia al suo ex consigliere Bannon, oltre altre 142 persone prima della sua uscita. "La Repubblica" Titolo:"Il riscatto dell'America". Articolo: "Uniti nel nome dei diritti. Il discorso di insediamento del presidente non contiene solo la promessa di ricostruire il Paese ferito da Trumpismo, pandemia e crisi economica, ma soprattutto l'impegno a difendere la democrazia. La democrazia è fragile, ma ha vinto, ricostruiamo la nazione". Curiosità: Insieme al titolo centrale, sulla colonna a destra, vi sono alcuni fatti di questo giorno unico per l'America, che sono evidenziati, come: l'inno di Lady Gaga, il Non addio di Trump e quel viola cangiante, bandiera della vice Presidente Harris ed indossato anche da altre donne importanti: tra tutte dalla stessa Michelle Obama.
- Covid19, aumenta il caos tra varianti, vaccini e brevetti "liberi"
Mentre le ultime notizie sulla variante Inglese stanno destando una certa preoccupazione nel mondo scientifico e non solo, vi è una corsa sui vaccini ed una guerra dei cosiddetti "brevetti liberi". Alla luce delle ultime scoperte sulla presenza di varianti (o mutazioni) al Virus di origine e cioè al Sars-CoV2 o meglio Covid19, che stanno aumentano ovunque nel mondo, vi è quella Inglese tra tutte, che sembra essere la più contagiosa ed anche la più pericolosa. Già prima dell'identificazione sulla nuova variante, la consegna dei vaccini è iniziata in tutto il mondo, con una difficoltà maggiore per l'Europa, mentre per il Regno Unito gli Stati Uniti sembrano accelerare sul procedimento della "vaccinazione di massa". Le Varianti più temute Ma quali sono le varianti che preoccupano di più, oltre quella Inglese? Ecco una breve lista delle più importanti, per avere maggior chiarezza in merito: Inglese: isolata a Settembre in Uk, è apparsa per la prima volta in Europa a Novembre. E' la più contagiosa tra le varianti, ma non è comunque emerso nessun effetto negativo ai vaccini; Sudafricana: isolata ad Ottobre, è arrivata in Europa a fine Dicembre. Possiede una alta contagiosità, mentre l'efficacia del vaccino risulta inferiore rispetto a quella inglese; Brasiliana: isolata a Gennaio 2021, è poi arrivata in diversi paesi in Europa a fine Gennaio. Anche essa, come la Sudafricana, riduce resistente al vaccino. Ci sono degli studi che riguardano l'ipotesi di ammalarsi nuovamente dopo la guarigione dal Virus. Nigeriana: scoperta recentemente, è detta anche "scozzese" anche se arriva dalla Nigeria. E' stata isolata già in diversi paesi al mondo per poterla valutare meglio dal ceppo originario. Non si sa ancora se è resistente al vaccino. Ovviamente, il monitoraggio continuo da parte della Comunità scientifica Internazionale, per comprendere l'evolversi della variante Inglese, serve soprattutto per verificare se la trasmissibilità è maggiore al Virus non mutato, cioè a quello originale. Ma nel frattempo il mondo dei Vaccini come si sta muovendo, in prospettiva di questi cambiamenti? La guerra dei Vaccini Quando si parla di Covid19 e delle conseguenti "varianti", il nodo centrale riguarda certamente i vaccini, che assumono il ruolo di risoluzione definitiva a tutto questo caos globale, da ormai un anno. Dall'idea iniziale dell'OMS e delle Nazioni Unite di garantire una dose di vaccino gratuita a tutti i paesi, compresi quelli più poveri, in quanto "bene pubblico mondiale", si è passati poi alla cosiddetta "guerra dei vaccini", in cui i paesi che hanno sborsato di più, hanno di fatto ricevuto più dosi, mentre molti altri sono rimasti a bocca asciutta. Un Business così redditizio, che ha incentivato gli stessi Big Pharma ad acquistare sulle imprese di biotecnologia, visto la grande richiesta certa di acquisto da parte dei Governi. Al momento, sono solo 6 i vaccini in circolazione, e cioè: Pfizer/BioNTech, Moderna, Oxford AstraZeneca, Sputnik V, Sinovac, Johnson & Johnson (appena autorizzato) ed infine CureVac e Novavax entrambe in fase di autorizzazione. Pertanto, la guerra dei vaccini, mossa dai Governi ed intensificata dai Big Pharma, evidenzia una vistosa diseguaglianza nella distribuzione globale di tali vaccini, come indica lo stesso Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: "che il 75% delle dosi nel mondo sono nelle mani di solo 10 Nazioni". Brevetto libero per tutti Oltre alle questioni di varianti e corsa ai vaccini, vi al momento un dibattito acceso anche sui cosiddetti "brevetti liberi". E' infatti di recente pubblicazione e visibile dal sito ufficiale di Medici Senza Frontiere, l'appello che il Presidente di MsF Christos Christou ha diretto al Primo Ministro Mario Draghi di "non opporsi alla sospensione dei brevetti sui vaccini anti-Covid, affinché si possa condividere i saperi e tecnologie, per accelerare l’uscita dalla pandemia". In altre parole, l'invito di MsF all'Italia, è quello di non ostacolare la proposta che è stata mossa da Sudafrica ed India presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio di sospendere brevetti altri diritti di proprietà intellettuale su farmaci, test diagnostici e vaccini anti Covid-19 per tutta la durata della pandemia. Siamo d'accordo con MsF che l'emergenza dovrebbe essere trattata come tale, attraverso un piano di solidarietà verso quei 130 paesi che il vaccino non ce l'hanno ancora. Una voce che esce fuori dal coro, quella di MsF, che auspica alla disponibilità e gratuità del vaccino per tutti, dato che come lo stesso Christos Christou ricorda: "Nessuno è al sicuro se non lo sono tutti". Se l'unica costante resta il caos “Affinché il caos si lasci trasformare in un ordine nuovo, prima dobbiamo riconoscerlo e viverlo". Herman Hesse L'anno appena iniziato evidenzia che il nuovo tema centrale è senza dubbio quello delle "varianti"al Covid19, le quali necessitano delle risposte veloci con gli studi in corso sui vaccini. Pertanto, la situazione globale già piuttosto complessa, è confusa ulteriormente con l'arrivo delle diverse varianti. E si potrebbe dire che l'unica costante che forse non è mai variata dall'inizio della pandemia, è senza dubbio quella del Caos, inteso come il trambusto di dati ed informazioni continue a cui veniamo innondati quotidianamente, anche se a fin di bene, rendendoci così delle prede passive ad un crescente disordine, che regna ormai sovrano. Come il virus, il caos è capace di muoversi ovunque senza farsi vedere, stravolgendo tutto ciò che incontra. Inoltre, il caos, riesce a scombinare i piani migliori senza alcuno sforzo, dato che è invisibile e si addentra bene nei fraintendimenti, nelle congetture, negli errori, nei ritardi, nelle mancanze ed in tutte quelle dinamiche che non hanno punti saldi all'origine dell'intero discorso inerente il Covid19. Come sottolineava Herman Hesse "Affinché il caos si lasci trasformare in un ordine nuovo, prima dobbiamo riconoscerlo e viverlo” , nell'attesa che il contesto sia meno nebuloso di adesso, serve inquadrare il caos in modo oggettivo per riconoscerne la sua naturale capacità di Camouflage e di incertezza nella natura delle cose. Riconoscere la sua presenza pur se invisibile, è un duro lavoro, che compensa i cuori dei più temerari i quali cercano una maggiore chiarezza e risoluzioni a beneficio di tutti e non solo di pochi. Ma cosa raccontano i principali quotidiani sull'argomento delle varianti al Covid19 e dei loro vaccini? Ecco una selezione essenziale di alcuni Newspapers usciti in data 18 Febbraio, che hanno rilevato informazioni interessanti su cui poter riflettere. "Die Welt" Titolo: "Le mutazioni del virus interessano quasi un contagiato su 4." articolo: "Vi è un aumento dal 6 al 22% della variante Inglese nelle ultime due settimane che sta preoccupando, mentre l'inviata tedesca a Roma, Virginia Kirst, guarda al suo paese (Germania) sbalordita, chiedendosi, come mai non si usa la linea dell'Italia che funziona". Curiosità: Nell'articolo scritto dalla Giornalista Virginia Kirst, sono interessanti le differenti strategie rilevate dai due paesi, (Germania ed Italia) in cui la stessa giornalista afferma che : "Un anno fa ero orgogliosa della Germania, ora sono irritata". "The Guardian" Titolo: "La diffusione di Covid aumenta fra i bambini mentre il numero complessivo di infezioni mostra un deciso calo." articolo: "Diminuiscono di due terzi le infezioni, anche se aumenta il contagio nei bambini e ragazzi, pur se adottato un terzo Lockdown nell'Inghilterra. A tal proposito, rimane scottante la questione della riapertura delle scuole, prevista per il prossimo 8 Marzo". Curiosità: come per il resto dell'Europa, resta alquanto delicato il tema della scuola sull'eventuale riapertura in primavera, visto soprattutto il momento attuale, con gli aumenti che interessano anche la fascia dei più piccoli e dei giovani. La variante Inglese su tutte. "Clarin" (Argentina) Titolo:"Paraguay ha dal giovedì i suoi primi vaccini contro covid-19, una spedizione di 4.000 dosi di Sputnik V, che sarà applicato agli operatori sanitari e sono stati ricevuti presso l'aeroporto internazionale di Asuncion tra le bandiere nazionali." articolo: Il Ministro della Salute Julio Mazzoleni, che nella sua conferenza stampa ha descritto la giornata come un "giorno molto importante per il Paraguay", ha ribadito all'aeroporto che i vaccini saranno destinati a 2.000 professionisti già programmati. "I primi beneficiari saranno le persone della terapia intensiva, il personale bianco, il personale di supporto e anche le persone di supporto diagnostico, le persone che di solito prendono i campioni attraverso i tamponi", ha detto. Curiosità: Anche in Argentina, nelle ultime settimane, come nel resto del mondo, vi è stato un aumento significativo delle infezioni, con il 18%, soprattutto nella zona più popolosa del paese. Oltre al vaccino Sputnik, ricevuto dalla Russia che è concordato per un milione di dosi, con il fondo Covax, il programma di distribuzione uguale per i paesi poveri e in via di sviluppo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è stato programmato l'arrivo di ben 3, 2 milioni di dosi, con una previsione di immunizzazione del 30% della popolazione.
- Unconventional Books: cosa leggere questo Natale 2020
Ecco le10 migliori letture "alternative" che non ti aspetti per questo fine 2020. Tutte da leggere d'un fiato. Il 2020 è stato certamente un anno difficile per tutti a causa del Covid19. Con un Natale ormai vicino, scegliere di regalare un libro non è mai un gesto ovvio, dato che dona al destinatario la possibilità di esplorare un mondo alternativo al proprio, con l'immaginazione. Di questi tempi, poi, in cui sembra valere solo la tecnologia da tastiera, la magia di un libro, può essere l'arma migliore per smuovere le coscienze a ricercare se stessi. OUTSIDER POST ha creato quindi una selezione speciale di 10 libri cosiddetti "non convenzionali", che non sono in ordine di classifica; ci sono fiabe non ordinarie, thriller inaspettati e storie di amori stralunati, in cui tutte riservano un messaggio sullo sfondo e cioè quello di: far pensare, sognare, piangere e ridere. Emozionarsi, insomma. Perché leggere è una esperienza di vita dentro gli occhi di un altro. E' una magia che si ripete ogni volta che si leggono le prime righe di una nuova fantastica avventura. E che non può e non deve essere interrotta. Mai. E allora buona lettura... #1“The courage to be dislike”, di Ichiro Kishima e Fumatoga Koga (solo in versione Inglese) “Il coraggio di essere felici implica anche il coraggio di essere disapprovati. Quando conquisti quel coraggio, le tue relazioni interpersonali si alleggeriscono all'istante”. Questo piccolo libro ma prezioso, racconta la storia di un giovane insoddisfatto che decide di interrogare per cinque notti un maestro filosofo, il quale gli dimostra che la vita è più facile di quel che sembra. Perché ci piace: il cuore del dialogo socratico tra filosofo e giovane ruota intorno al coraggio, che è presente in ognuno di noi ed è capace di renderci liberi nel cambiare e di non piacere forzatamente a tutti. #2 “The Outsiders”, di William N. Thorndike Jr. “Assumete le persone migliori che potete e lasciatele in pace". L’autore racconta 8 storie di CEO anticonformisti ed Outsiders nel mondo del business, che hanno poi raggiunto il grande successo come: The Washington Post Company, Ralston Purina ed altri. Perché ci piace: vengono messe in luce le caratteristiche comuni tra le aziende prese in esame, per dimostrare che un modello alternativo, che valorizza le persone piuttosto che il capitale o dell’azione rispetto alle vendite, può risultare vincente e di ispirazione per i leader di domani. #3 “Le mie fiabe africane”, di Nelson Mandela (Italian Edition) “Quella che ho raccontato è la mia storia, dolce o amara che vi sia sembrata, qualcosa portatela con voi e qualcosa lasciate che torni da me.” Il premio Nobel per la pace, raccoglie in una antologia, le fiabe più significative ed antiche legate alla sua bellissima terra di origine e cioè l’Africa. Sono tutte favole con una morale profonda, che fa riflettere. Perché ci piace: Mandela ci accompagna in un viaggio meraviglioso testimoniando l’importanza di come tradizione e folclore, siano insegnamenti validi da divulgare anche alle future generazioni, con storie di uomini, animali, principi e principesse ma anche di alberi magici, luna e stelle. Si tratta di favole diverse, dove una maestosa madre natura accoglie ed insegna il valore dell’umanità. Esemplare. #4 “Io odio internet. Un Romanzo utile”, di Jarrett Kobek “Internet era un’invenzione meravigliosa. Era una rete informatica che gli esseri umani usavano per ricordare ai loro simili che erano degli schifosi pezzi di merda, progettata con il solo scopo di massimizzare la quantità di cazzate che la gente digita sui propri computer e telefoni. Maggiore è l’Inter connettività, maggiori sono i profitti”. In una San Francisco trasformata dal potere di Silicon Valley, una semi famosa fumettista, diventa bersaglio degli haters dopo che decide di scrivere cose impopolari su internet. La questione del potere dell’io digitale e del rapporto con gli altri al di là della tecnologia, è certamente il cuore del romanzo. Perché ci piace: l’autore indaga in modo crudo sull’importanza che il proprio smartphone possiede rispetto alle relazioni con le persone. E soprattutto, analizza il lato negativo di internet, del rapporto uomo-macchina, della privacy e sicurezza, e dell’ossessione per internet e di come uscirne. #5 “La gente felice legge e beve caffè”, di Agnes-Martin Lugand “Eccomi di nuovo al punto di partenza. Niente era cambiato: la fretta dei parigini, il traffico infernale, la frenesia dei commercianti. Mi ero scordata di quanto fossero imbronciati i miei concittadini”. Un gravissimo lutto familiare, indurisce così tanto il cuore della protagonista, che la sua vita si trova costantemente in un limbo di ricordi e frustrazione, mentre l’unica consolazione deriva dal suo amico Felix. Poi un viaggio in Irlanda, rivelerà nuove inaspettate opportunità, di un destino non ancora scritto. Perché ci piace: è una storia profonda, tra dolore, rabbia ma anche accettazione e di rivalsa rispetto alla vita, quando la speranza sembra ormai lontana. Tante lezioni in unico libro, che risulta toccante, ironico e controcorrente. #6 “Le passeggiate del sognatore solitario”, di Jean Jacques Rousseau (Edizione Italiana) “Talvolta i miei sogni finiscono con una meditazione; più spesso però sono le mie meditazioni a finire in un trasognamento". Considerata come l’opera più innovativa del filosofo, scrittore e musicista ginevrino, le passeggiate si considerano un vero viaggio interiore dell’autore, in cui il suo divagare della mente e del sognare, sono raccolti in ricordi e meditazioni, riportate poi in scrittura. Perché ci piace: Rousseau si rivolge all’azione della passeggiata in solitaria come un metodo curativo efficace per la mente e lo spirito. Inoltre, approfondisce uno studio sulla natura, cercando di creare un dialogo con essa. Il suo approccio sperimentale trova il suo apice con il senso del sogno attraverso l’uso della passeggiata, in cui viaggiare con il pensiero senza spostarsi è il vero potere dell’uomo. #7 “The Eye of Darkness” o "Abisso”, di Dean Koontz "Wuhan-400 è un arma perfetta. Affligge sono gli esseri umani. Nessuno altro essere vivente può prenderlo. E come la sifilide, esso non può sopravvivere al di fuori di un corpo umano più a lungo di un minuto, ciò vuol dire che non può contaminare permanentemente oggetti o interi spazi il modo in cui l’antrace o altri microorganismi virulenti possono. E quando l’ospite muore, esso muore con lui poco dopo, prima che la temperatura scenda al di sotto di 65 gradi fahrenheit. Vedete il vantaggio di tutto questo?". Si tratta di un Thriller uscito nel 1981, con titolo differente nell’edizione italiana, che ha milioni di copie nel mondo e che sta tornando in auge per alcune curiosità e coincidenze del virus descritto nel romanzo, che sembrano riflettere l’odierna pandemia del 2020. La trama riguarda una donna che crede di aver perso il figlio in un incidente nel campeggio estivo da lei mandato, ma arrivano messaggi strani che le dicono che è ancora vivo e viene usato come cavia per un esperimento di uno scienziato cinese, detto “Progetto Pandora”. Perché ci piace: considerato come libro profetico, a causa dell’associazione al Covid19, piace soprattutto perché è il classico thriller horror con un ritmo davvero incalzante, tra avventura, misteri da scoprire ed aspetti soprannaturali e con un finale inatteso che non delude certo il lettore. #8 “Un giorno questo dolore ti sarà utile”, di Peter Cameron “Il problema principale era che non mi piace la gente, e in particolare non mi piacciono i miei coetanei. Non sono uno psicopatico (anche se non credo che gli psicopatici si definiscono tali), è solo che non mi diverto a stare con gli altri. Le persone, almeno per quel che ho visto fino adesso, non dicono granché di interessante. Parlano delle loro vite e le loro vite non sono interessanti. Quindi mi secco. Secondo me, bisognerebbe parlare solo se si ha da dire qualcosa di interessante o di necessario”. Il diciottenne James Sveck, a differenza dei suoi coetanei, ripudia ogni forma di consumismo, tecnologie digitali, preferendo investire il suo tempo con la nonna ed il suo cagnetto nero, con due sogni nel cassetto: continuare a leggere libri e lavorare con il legno per tutta la sua vita. Ma i suoi genitori ricchi e distanti, vogliono per lui un futuro di successo e così lo indirizzano verso una life coach per aiutarlo a capire se stesso e la mancanza di affetto mai ricevuta. Perché ci piace: come nel romanzo del giovane Holden, il protagonista è un vero outsider, in quanto possiede una spiccata sensibilità ed una intelligenza vivace, ma preferisce la solitudine alle compagnie effimere. Inoltre, in una New York che ricorda molto i film di Woody Allen, è uno di quei romanzi in cui il lettore si immerge nel mondo del protagonista, soffrendo con lui nel suo percorso educativo. È un storia malinconica, ma anche ironica e profonda, per tutti coloro che non si omologano al mondo attuale e che cercano risposte all’interno e non all’esterno. #9 “L’amore secondo Nula“, di Giuseppe Pederali “Gli uomini sono gli unici animali evoluti a non avere la coda. Se l’avessero, sarebbero buoni come gli altri animali.» Il romanzo narra la storia di una cagnetta di razza jack Russell terrier, di nome Nula, che vive felice con i suoi amici umani, in attesa dei suoi cuccioli. Ma la storia cambia tono proprio quando Nula partorisce cuccioli non di razza, sconvolgendo la pace apparente della famiglia perfetta n cui vive. Le peripezie si susseguono, dato che i cuccioli vengono allontanati e Nula con la piccola di casa, Lula, parte alla loro ricerca. Perché ci piace: è un libro intenso e piacevole, consigliato sia per gli amanti degli animali e per chi cerca una prospettiva diversa della vita, vista dalla parte di un cane che osserva e cerca di comprendere la complessità del mondo umano. Ricco di colpi di scena e tematiche sociali, come il rapporto difficile tra genitori e figli, il libro è soprattutto centrato sul significato dell’amore universale e sulla filosofia canina che ha di sicuro molto da insegnare a quella cosiddetta “umana”. #10 “La ragazza che amava Audrey Hepburn”, di Rebecca Perle “La verità è che non conosco, almeno non del tutto, la ragione per cui ho scelto di includerla nella mia lista degli invitata. Se non per il fatto che i suoi film significano molto per me: mi legano a Tobias, ma anche a mio padre. Oltre all’orologio da taschino, una delle poche cose sue che possedevo era una vecchia raccolta di film: Sciarada, Colazione da Tiffany e Sabrina“. Alla soglia del suo ventesimo compleanno, una giovane ragazza stila la lista delle cinque persone ideali che vorrebbe avere a cena per il suo compleanno. Ciò non accade, fino al suo trentesimo compleanno, in cui il suo desiderio si avvera. Infatti, tra gli invitati alla festa arriva anche l’iconica Audrey Hepburn, di cui la protagonista è sempre stata una fan scatenata. Avrà tempo fino a mezzanotte per poter chiarire le questioni in sospeso con i cinque amici. Perché ci piace: sembra apparentemente una storia fresca e leggera, invece pagina dopo pagina si rivela intenso, commovente e di riflessione al lettore. Inoltre, le figure che ruotano intorno alla protagonista, svolgono un ruolo fondamentale alle innumerevoli domande che la giovane si pone sulla vita, come per esempio: il senso dell’amore e delle storie d’amore in generale. È quindi un libro al femminile, che non parla solo alle donne, ma anche a tutti i uomini che vogliono amare ma non sanno come comunicarlo.
- I 5 Presepi Underground da vedere nel 2020
In un anno da dimenticare, ecco 5 presepi che riflettono il mondo che cambia. Ognuno, con una visione e con il suo messaggio di speranza per il futuro che verrà. Ogni presepe è una visione del mondo Ogni anno, per la natività del bambino Gesù, sono migliaia i presepi che popolano case, chiese e piazze, in tutto il mondo Cristiano. Nel presepe tradizionale, l'immagine classica viene raccontata attraverso i suoi protagonisti, rivestiti di pochi indumenti nell'umile mangiatoia, che sono avvolti da uno cielo stellato che rimanda immediatamente a luoghi lontani, nel tempo e nello spazio. Ma in tempi di Covid e con un Natale in Lockdown, anche il Presepe si trasforma e si adatta al mondo che cambia, nella ricerca del senso della fede e della famiglia, nell'uso di nuove modalità, diverse e a volte inaspettate. E a secondo dei gusti personali, che non si discutono, è comunque la creatività l’elemento centrale che emerge ed unisce questi esempi di presepi “Underground” per questo 2020. Quella creatività, che si traduce nel coraggio di non mollare per poter continuare ad esprimere la propria visione del mondo. Ecco allora i 5 presepi più alternativi promossi in questo funesto 2020, per diverse ragioni e che ci hanno davvero sorpreso e fatto riflettere. #1 Un Marziano in Vaticano “State a casa. Non lo guardate. Non andate a guardarlo. Il presepe del Vaticano, realizzato dagli artigiani di Castelli in Abruzzo, che solitamente producono degli autentici capolavori, non c’entra niente con la religione cattolica. I personaggi sembrano degli astronauti. Persino le pecore, il bue e l’asinello sono irriconoscibili. Con che faccia li avrà osservati, il Papa? Forse non ne sapeva nulla. Ma non saperne nulla non giustifica questa oscenità. Non giustifica l’umiliazione del cattolicesimo”. (Vittorio Sgarbi, Critico d'Arte)” Al centro di Piazza San Pietro a Roma, ogni anno per l’8 dicembre viene esposto il Presepe più importante al mondo, in grandezza naturale. Quest’anno, la scelta del presepio ricade a favore di un azienda di ceramica di Teramo, che in passato è stata vittima del terremoto, ma che si sta rivelando in realtà un vero caso internazionale, di cui gli effetti collaterali negativi non smettono di arrestarsi. La presentazione azzardata di una versione alquanto inusuale del Presepe di Teramo, sta infuocando polemiche da ogni direzione. I più fedeli gridano addirittura al blasfemo, sottolineando la ridicolezza delle forme e l’assurdità del messaggio indiretto: “Ecco un marziano in Vaticano”, oppure "il presepe "Star Trek è tra noi", mormorano altri. E c’è chi vede nei vari personaggi di Maria, Giuseppe, il bue, l'agnello, i tre Magi e Bambin Gesù, simbologie esoteriche o feticci alieni, tanto per citare alcuni dei commenti più popolari in rete. Certo non si può dire che l’opera passi inosservata, dato che ogni canone classico sembra dissolto in un baleno. E si potrebbe presupporre che ci troviamo davanti al primo "Presepe Transumano". Ma forse l’intento reale è proprio quello di stupire, chissà. O magari l’arte concettuale sta trovando nuovi assetti stilistici che saranno riconosciuti nel prossimo futuro, come è già successo nel passato con altri famosi artisti. Oppure il Post Umanesimo è già il punto di non ritorno nella visione di uomo, che ha certamente poco di umano, ed il quale si avvicina paurosamente a piani non esattamente tradizionali, per dirci qualcosa altro. Ma non sappiamo ancora cosa. Il mistero del vero messaggio nascosto in questa opera criptica, ci riporta però a porci una semplice domanda, e cioè: capire dove va a finire la tradizione se anche la Chiesa cattolica archivia il vecchio per scegliere un nuovo modello Post umano? Che si tratti di un apertura verso nuove forme di arte o di una ambigua strategia di marketing, ancora non è chiaro. Ma certamente ogni richiamo sembra davvero rimandare a mondi multi dimensionali. Sta di fatto, che l’immagine dell’astronauta resta senza dubbio il simbolo religioso di questo 2020. Un estraneo nel mondo in cui abita, con paure e perplessità. Proprio come noi. Mah. Voto: 4/5 (l'impegno andrebbe premiato, ma il risultato e la location non sono forse le più appropriate per questo tipo di arte.) #2 A Modern Family Come nella serie americana "Modern family", in cui si racconta le storie di una famiglia allargata e non canonicamente tradizionale, lo stesso Street Artist francese, denominato Clet, che opera ormai da anni a Firenze, ha deciso quest'anno di presentare la sua idea di Presepe in un modo davvero alternativo. Infatti, con l’utilizzo dei cartelli stradali, che sono anche il suo stile di riconoscimento, ha proposto il suo concetto di famiglia, trasformandola nella cosiddetta famiglia post moderna o “big family”, in cui la parola chiave è: il Melting Pot di tutte le razze e generi. Come in un racconto fiabesco, l’immagine della natività viene così presentata: “in un paese arabo nasce un bambino biondo con gli occhi azzurri, da tre genitori…. Un vecchio falegname barbuto, Un misterioso fantasma e una giovanissima ragazza che dice di essere vergine e incinta insieme. Poi ci sono i zii trans, con gli ali, il bue, l’asino e qualche pecorelle. Vivono tutti insieme felice dentro una capanna Tirolese. WOW, questa si che è una famiglia moderna, super open, come piace a me, dove ognuno ha il sacro diritto di scegliere, senza nessun limite di colori o di genere, con chi sentirsi in famiglia. Del resto, siamo tutti una stessa, unica, grande famiglia non è vero?” Le polemiche non si sprecano a sfavore dell’artista, che viene considerato più un vandalo che altro. Ma infondo, bisogna sottolineare che tutti i personaggi della storia, sono un po’ da considerare come quel frammento di singolarità e stranezza che risiede in ognuno di noi, pronto a staccarsi dal mondo alieno, in cui vive e che lo vuole invece sempre più omologato. In questa storia di mille colori, a dir il vero quello che ci piace è soprattutto l’idea di fondo, che rispecchia la famiglia moderna occidentale, in continuo cambiamento; meno il modo in cui viene presentata, come il cartello con le labbra rifatte. Voto: 5 ( l'artista utilizza il Presepe per inviare messaggi postmoderni che però a dire il vero, sono poco efficaci rispetto al passato, peccato!) #3 A Natale, "Stay Safe and Healthy" Nella famosa strada dei Presepi a Napoli, la città intende rispondere al Covid con rinnovata ironia e creatività, pur mantenendo l’idea tradizionale dell'avvento natalizio. Con il dettaglio della mascherina, infatti, che non sfugge neanche ai più distratti, si vuole chiaramente sottolineare la gravità della pandemia globale ma nel contempo ironizzare sulle varie restrizioni decise per fronteggiare il virus. Interessante notare che tutti i protagonisti, indossano correttamente la mascherina, compreso Gesù bambino ed i tre Magi, che invece di portare oro, incenso e mirra, consegnano il vaccino anti Covid. Il messaggio finale è forse diretto a ricordarci: che nessuno è davvero immune da questo virus, neanche la sacra famiglia, per eccellenza. E potremo allora aggiungere che il nuovo augurio natalizio sarà senz'altro quello di un “Felice Natale in sicurezza e salute”. Voto: 7 (Anche per la famiglia sacra, sono tempi difficili...) #4 Social Nativity La versione Hipster della natività, è sicuramente la versione più cool degli ultimi anni, vendibile addirittura sulla piattaforma USA di Amazon, (ma purtroppo non disponibile al momento). Fin dal 2016, questo presepio prettamente Social, diventa fin da subito virale ed un vero Must Have nell’acquisto dei doni natalizi, come regalo perfetto, alternativo e soprattutto ironico. Ci chiediamo allora, perché piace così tanto? Ovvio, rispondiamo. Si tratta del contesto in cui si svolge la scena, che risulta pienamente azzeccato. Ci sono infatti Maria e Giuseppe che si fanno un super selfie, mentre i tre Magi arrivano come Riders per portare i pacchetti Amazon, ed un pastore hipster che riprende tutto in video e lo posta poi sui Social dal suo smartphone. Notare come Bambin Gesù sia l’unico normale ed estraneo ai fatti che ruotano intorno a lui. L'idea è semplicemente geniale e a passo coi tempi; inoltre i dettagli dei vari personaggi sono davvero ben fatti e le loro espressioni risultano del tutto veritiere. Voto: 7 (presepe spassoso, ma serviva forse un pò più di clima natalizio nei vari personaggi) #5 Born in this way (on the Beach) La versione della natività in spiaggia è l’immagine forse più romantica tra tutte quelle elencate fino ad ora. L’opera, che viene presentata già dal 2005, da un gruppo di 8 artisti internazionali nell’isola di Gran Canaria, nella spiaggia urbana di Las Canteras, accoglie ogni anno numerosissimi visitatori per vedere questo capolavoro di sabbia, detto anche "Belen de Arena". La creazione richiede molto tempo ed oltre 2000 tonnellate di sabbia, con sculture che possono raggiungere anche fino a 4 metri di altezza. Il tema centrale dell'operazione di questo team, riguarda i diritti dei bambini che viene messa in luce dalla Natività di Gesù per il periodo Natalizio. L'espressione della creatività e tecnica raffinata visibile nei dettagli delle varie scene, (vedi il Tour virtuale dell'intero presepio su: https://my.teika361.com/tour/belen-de-arena-de-las-canteras) è semplicemente sorprendente ed unico, tanto che è considerato ormai il presepe di sabbia più grande d'Europa. “Vogliamo sorprendere i bambini e gli adulti e anche tutte quelle persone che vivono in solitudine. Vi invitiamo a venire a condividere, dall'apparente fragilità della sabbia, la forza di immagini uniche e belle di notevole presenza ed eleganza. So che per alcune persone questa Betlemme ha cambiato la loro vita, con me è cambiata. Invito tutti voi a sentirvi capaci di approfondire le vostre nobili capacità e di attivarle. Togliete la felicità dall'effimero perché nulla è permanente!".(Miguel Rodríguez Pérez, Fondatore e Direttore Artistico) Come sottolinea il Direttore Artistico di Belen de Arena, Miguel Rodriguez Perez, "la transitorietà è un elemento fondamentale che aiuta l'uomo a comprendere la bellezza della vita" ed in questo caso, il suo bellissimo presepe. Allora, chiudiamo gli occhi ed immaginiamo di stenderci sulla spiaggia soleggiata di Gran Canaria, a contemplare appieno il Presepe di sabbia, con la consapevolezza che forse domani non lo potremo più ammirare perché il vento ne avrà cancellate tutte le tracce. Voto: 9 (dove la sabbia unisce tradizione e modernità, con un risultato che ha del miracoloso! )